Nel 2018, Audi ha compiuto un passo importante verso l'elettrificazione, presentando il suo primo modello di serie a trazione completamente elettrica: l’e-tron. Quest’auto non è stata solo la punta di diamante della nuova direzione del marchio, ma ha anche gettato le basi per i futuri modelli elettrici dell’azienda. Vediamo perché l’e-tron di prima generazione ha lasciato il segno, quali erano le sue caratteristiche e perché rimane ancora oggi un’opzione interessante sul mercato dell’usato.
Anni di produzione e restyling
L’Audi e-tron è stato prodotto dal 2018 al 2023 e nel 2021 ha subito un leggero restyling. La versione aggiornata ha ricevuto batterie più capienti, un’autonomia maggiore e piccoli ritocchi estetici: una nuova griglia frontale, fari LED ridisegnati e paraurti leggermente modificati. È stata inoltre introdotta la variante sportiva e-tron S, dotata di tre motori elettrici e dinamiche di guida migliorate.
Tipi di carrozzeria
L’e-tron era disponibile in due versioni:
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SUV a cinque porte (e-tron standard) – la versione principale, caratterizzata da un abitacolo spazioso e un’altezza da terra elevata.
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SUV coupé (e-tron Sportback) – una versione più sportiva con tetto spiovente, lanciata nel 2019.
Entrambe le varianti erano basate sulla stessa piattaforma e condividevano specifiche tecniche simili, ma lo Sportback aveva un design più aggressivo e una migliore aerodinamica.
Paraurti anteriore
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Aprire il cofano.
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Rimuovere la copertura sotto il cofano.
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Svitare le due viti sotto la copertura (avvitate dal basso verso l’alto).
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Sterzare le ruote dalla parte che si intende smontare.
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Rimuovere i copriruota (agganciati con clip, tirarli verso di sé).
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Nei passaruota, svitare tre viti per lato che fissano i parafanghi (parte anteriore).
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Svitare una vite per lato che fissa gli angoli del paraurti ai parafanghi.
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Svitare le viti dal lato del sottoscocca (avvitate dal basso verso l’alto).
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Sganciare le clip nei parafanghi (tirare gli angoli verso di sé).
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Sganciare le clip sotto i fari.
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Con l’aiuto di un assistente, tirare il paraurti in avanti (fare attenzione a cavi e tubi).
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Scollegare i tubi dei lavafari (potrebbe fuoriuscire liquido).
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Scollegare i connettori dell’impianto elettrico.
Paraurti posteriore
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Aprire il portabagagli.
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Rimuovere le coperture vicino ai fari posteriori (agganciate con clip, tirare verso di sé).
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Svitare due viti per lato e rimuovere i fari posteriori (fissati con clip nei parafanghi).
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Sotto i fari posteriori, svitare due viti ed estrarre verso l’alto due fermi in plastica.
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Nel bagagliaio, rimuovere il rivestimento del pannello posteriore e svitare i quattro dadi dietro di esso (servono una chiave a bussola con prolunga).
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Dal lato del sottoscocca, svitare le viti (avvitate dal basso verso l’alto).
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Rimuovere i copriruota (agganciati con clip, tirarli verso di sé).
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Nei passaruota, svitare tre viti per lato che fissano i parafanghi (parte posteriore).
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Svitare una vite per lato che fissa gli angoli del paraurti ai parafanghi.
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Sganciare le clip nei parafanghi (tirare gli angoli del paraurti verso di sé).
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Sganciare le clip sotto i fari posteriori.
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Con l’aiuto di un assistente, tirare il paraurti all’indietro (fare attenzione ai cavi).
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Scollegare i connettori dell’impianto elettrico.
Caratteristiche tecniche
La prima generazione dell’e-tron era equipaggiata con due motori elettrici (uno per asse), garantendo la trazione integrale quattro. La potenza variava:
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Versione standard: 355 CV (402 CV in modalità boost), accelerazione 0-100 km/h in 5,7 secondi.
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e-tron S: 429 CV (496 CV in modalità boost), accelerazione 0-100 km/h in 4,5 secondi.
Dopo il restyling, la batteria è passata da 95 a 106 kWh, aumentando l’autonomia fino a 440 km (ciclo WLTP). Non un record nel 2023, ma comunque rispettabile per l’epoca.
La ricarica rapida supportava fino a 150 kW, permettendo di caricare la batteria dal 5% all’80% in circa 30 minuti. La ricarica domestica a 11 kW richiedeva circa 8-9 ore.
Design e interni
Esternamente, l’e-tron aveva l’aspetto di un SUV premium Audi, ma con elementi tipici delle elettriche: griglia chiusa, assenza di scarico e cerchi aerodinamici.
L’abitacolo rifletteva lo stile delle Audi moderne: due schermi touch (multimedia e clima), cruscotto digitale, materiali di alta qualità e ottima insonorizzazione. Grazie all’assenza dell’albero di trasmissione, l’abitacolo era spazioso, specialmente nella versione a tetto tradizionale.
Curiosità
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Il primo, ma non l’unico: l’e-tron è stato il primo modello elettrico di serie Audi, ma nel 2023 è stato sostituito dal Q8 e-tron, con prestazioni migliorate.
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Specchietti virtuali: alcune versioni avevano telecamere al posto degli specchietti laterali, con schermi integrati nelle portiere (soluzione innovativa, ma non omologata ovunque).
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Versione sportiva a tre motori: l’e-tron S è stato uno dei primi elettrici di serie con tre motori (due al posteriore, uno all’anteriore), migliorando accelerazione e maneggevolezza.
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Test al Dakar: nel 2022, Audi ha presentato la RS Q e-tron, un SUV ibrido da rally basato sulla tecnologia dell’e-tron.
Conclusione: perché l’e-tron è ancora rilevante?
Sebbene la prima generazione dell’e-tron non sia più in produzione, rimane un’ottima scelta sul mercato dell’usato. È un elettrico affidabile, tecnologico e con un’autonomia dignitosa. Oggi esistono modelli più avanzati, ma se cerchi un SUV elettrico premium senza troppi compromessi, l’e-tron (2018-2023) è ancora una buona opzione.
Se invece preferisci le novità, puoi considerare il suo successore, il Q8 e-tron, con tecnologia più avanzata e maggiore autonomia. Ma il pioniere della gamma elettrica Audi resterà per sempre l’e-tron 2018-2023.