Opel Zafira A (codice modello T98) – la prima generazione del popolare monovolume, lanciata nel 1999, che conquistò rapidamente le famiglie grazie alla sua praticità, dimensioni compatte e all’innovativo abitacolo a sette posti. Scopriamo dove e con quali nomi è stata venduta, come è evoluta e alcune curiosità legate a questo modello.
Nome in diversi paesi
Sebbene nella maggior parte dei paesi fosse venduta come Opel Zafira, in alcune regioni aveva altri nomi. Ad esempio:
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Nel Regno Unito era commercializzata come Vauxhall Zafira (pratica comune per i modelli Opel nel mercato britannico).
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In Australia e Nuova Zelanda era venduta come Holden Zafira, poiché Holden era il rappresentante locale della General Motors.
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In Giappone, la Zafira A arrivò con il marchio Subaru Traviq, frutto della collaborazione tra Opel e Subaru negli anni '90. La versione giapponese era quasi identica all’originale, con volante a destra e una leggera modifica alla griglia frontale.
Restyling ed evoluzione del modello
Prodotta dal 1999 al 2003, la Zafira A subì un restyling nel 2003, rimanendo in produzione fino al 2005.
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Prima del restyling: fari più arrotondati e paraurti in plastica semplice.
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Dopo il restyling: fari più aggressivi con sezioni trasparenti, nuova griglia frontale e paraurti più scolpiti.
Anche l’abitacolo fu migliorato: materiali più pregiati, nuove tappezzerie e, nelle versioni top, un sistema multimediale con schermo a colori. La vera innovazione rimase però il sistema Flex7, che permetteva di trasformare l’abitacolo in un vano di carico quasi completamente piano.
Marcatura plastico paraurti: >PP+EPDM-T9<
Come rimuovere il paraurti anteriore
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Apri e blocca il cofano.
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Rimuovi le due clip sopra il radiatore (tirandole verso l’alto).
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Nella parte inferiore, estrai le tre clip (attenzione a non romperle).
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Dal lato del fondo, ci sono delle viti che fissano le prese d’aria, ma non è necessario svitarle.
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Nelle ruote: svita due viti per lato (una nell’angolo superiore e una sotto).
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Con l’aiuto di un assistente, tira il paraurti in avanti, facendo attenzione ai cavi elettrici.
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Scollega i connettori del sensore di temperatura e, se presenti, delle luci fendinebbia.
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Il montaggio avviene in ordine inverso.
Come rimuovere il paraurti posteriore
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Apri il portellone.
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Nello spazio del bagagliaio, svita le sei viti che fissano la parte superiore del paraurti.
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Sotto il paraurti, svita le altre sei viti (avvitate dal basso verso l’alto).
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Nelle ruote: svita due viti per lato (le viti possono essere facilmente danneggiate).
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Con un assistente, tira gli angoli del paraurti verso l’esterno e rimuovilo all’indietro.
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Il montaggio avviene in ordine inverso.
Descrizione del modello: perché la Zafira A è stata un successo?
Basata sulla piattaforma GM Delta (condivisa con l’Opel Astra G), la Zafira A univa maneggevolezza e compattezza (solo 4,3 metri di lunghezza).
Motori disponibili:
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1.6 litri (100 CV)
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2.0 litri turbodiesel (120 CV)
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2.2 litri benzina (147 CV)
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Il più popolare in Europa: 1.8 litri (115 CV), bilanciato tra potenza e consumi.
L’abitacolo era versatile: il terzo posto era adatto a bambini o brevi tragitti per adulti, mentre i sedili potevano essere ripiegati per aumentare lo spazio.
Curiosità sulla Zafira A
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Concept con tetto trasparente – Nel 2000, Opel presentò una versione sperimentale con tetto in vetro, mai prodotta in serie.
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Versione da corsa – Nel 2001, la Zafira OPC Race (trazione integrale, 250 CV) fu sviluppata per le competizioni.
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Quasi una cabrio – Nel 2003, il concept Zafira CC con tetto apribile rimase solo un prototipo.
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Taxi preferito – In Germania e altri paesi europei, era spesso usata come taxi per spazio ed efficienza.
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Sicurezza – Nei crash test Euro NCAP, ottenne 4 stelle, un ottimo risultato per l’epoca.
Conclusione
L’Opel Zafira A ha rivoluzionato l’idea dell’auto familiare, dimostrando che un monovolume può essere stiloso, pratico e persino sportivo. Ancora oggi, a oltre 20 anni dal debutto, rimane ricercata sul mercato dell’usato – la migliore prova del suo successo.